Edito da Delos Digital nel 2020 • Pagine: 153 • Compra su Amazon
Una storia fantastica, in bilico tra realtà e sogno, trasporta la protagonista in una vicenda surreale, che la coinvolgerà profondamente nei sentimenti e nel suo stesso modo di essere.
Da sfondo alla narrazione vi è la bellissima isola di Ortigia, a Siracusa, gioiello pulsante del territorio siciliano, ricca di spunti artistici e culturali che coronano lo svolgimento.
La protagonista è Maria Luce, una giovane donna, bella e determinata. Luce acquista una vecchia casa per andarvi a vivere da sola, conquistando l’indipendenza dai genitori. Al primo avvicinamento con l’abitazione, ancora da ristrutturare, ha una visione che le riporta alla mente un episodio, senza spiegazione, accaduto quando era bambina.
All’interno della casa la donna riscopre una nuova dimensione di appagamento. Ma presto accadono eventi inspiegabili, in quanto Luce avverte una presenza estranea che la notte, durante il sonno, le sta vicino.
Si susseguono momenti straordinari di trasposizione nel passato, e il contatto con un’entità eterea scatena l’amore, la passione. Eppure qualcosa di estremamente insidioso si aggira tra le mura antiche della casa.
La narrazione appassionante conduce il lettore nei meandri dell’inconscio e dell’onirico, ponendo domande cruciali insite nella fragilità dell’esistenza.
La dea, posta al centro delle sculture nell’atto di difendere Aretusa dall’inseguimento di Alfeo, primeggiava con la sua dolcezza su quella scena raffigurante l’amore sofferto, desiderato. Rifiutato.
La ninfa Aretusa, bellissima, stava ai piedi della dea, disperata per l’inseguimento di un uomo che lei non amava.
La fragilità di quella bellezza prorompente era rimarcata dalla sua posizione subalterna, al basamento di un’altra donna che l’avrebbe potuta preservare. Ma la debolezza dei sentimenti era evidente anche in
Alfeo, stupefatto per ciò che stava accadendo, che andava a ostacolare la bramosia del possesso.
Nell’insieme di quell’onda in movimento, creata dai Tritoni, dai mostri e dai cavalli marini, raffigurati nell’atto di cavalcare l’impetuosità dei flutti, dominava la dea Diana, detentrice del potere. Della forza e fermezza.
Diana avrebbe difeso Aretusa dal male che poteva giungere per prevaricare il suo volere.
Avrebbe difeso anche me?
Il visibile, la realtà, si mostrano palesemente e siamo in grado affrontarli.
Stessa cosa possiamo dire per l’impercettibile?
Occhi inesistenti mi osservavano. Ma io non ne ero consapevole.
Anche Diana mi scrutò saggiamente.
Ricambiai il suo sguardo, ignorantemente, inconsapevole di ciò che si ramificava sotto i miei piedi. Ovunque mi trovassi.
Persino l’aria mi spiava gelosa.
Mi sarei salvata dall’inconscio, dal segreto e celato?
Come è nata l’idea di questo libro?
Il libro nasce da una travagliata storia interiore, dalla quale prende spunto una storia fantastica del tutto inventata. Eppure nel romanzo vi è un episodio reale, che ho vissuto quando ero molto piccola. Non so se tutto sia veramente accaduto, ma adesso diventa realtà all’interno del romanzo.
Quanto è stato difficile portarlo a termine?
La scrittura, per quanto carica di tensione e pathos, è stata puro divertimento, in quanto mi ha permesso di viaggiare nel passato e nella fantasia dei miei sogni. Amo leggere e soprattutto scrivere.
Quali sono i tuoi autori di riferimento?
Il mio punto di riferimento letterario è Isabel Allende.
Dove vivi e dove hai vissuto in passato?
Essendo siracusana lo sfondo del romanzo è proprio la mia bellissima città, con le sue chiese, i resti greci e romani, i ruderi di un tempo ormai passato.
Dal punto di vista letterario, quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I miei progetti di scrittura futura sono già una realtà, in quanto a breve sarà pubblicato il mio romanzo su Modigliani e l’ultimo su un grandissimo musicista: Nicolò Paganini.
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